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Gli atleti sono una categoria di persone un po’ particolari. Parliamo tanto degli atleti professionisti che di quelli amatoriali. In questa pagina definiamo “atleti” tutte le persone determinate a raggiungere un risultato a qualunque costo, quindi rientrano in questa categoria persone di tutte le età ed esperienze sportive. Nel nostro impegno quotidiano a cercare di ottimizzare il funzionamento dei nostri pazienti, abbiamo il piacere di confrontarci quasi quotidianamente con atleti di tutti i tipi: dalla persona che ha cominciato a fare sport nella culla a quella che ha passato 40 anni sul divano e ora vuole preparare una maratona per il mese prossimo. Per queste persone la prestazione fisica è più importante della propria incolumità, perchè sono determinate a cercare il loro limite e trovare il modo di spingersi oltre. Personalmente ritengo che cercare di migliorarsi quotidianamente sia una cosa positiva, tuttavia è un dato di fatto che ogni qual volta ci si avvicina al “limite” aumenta la probabilità di infortunio. Quanto più si è lontani dalla BUONA SALUTE, tanto più si è vicini all’infortunio. Per poter spingere il proprio corpo al massimo è NECESSARIO funzionare BENE. FUNZIONARE BENE vuol dire godere di buona salute.
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Quando facevo l’atleta ero convinto di godere di buona salute, semplicemente perchè ottenevo dei buoni risultati nello sport. Quando sono diventato Dottore in Chiropratica e ho cominciato a seguire atleti di tutti i livelli, mi sono reso conto che in realtà, molto spesso gli atleti, non godono di buona salute! Nella maggior parte dei casi ho verificato che gli atleti sono persone molto volitive, capaci di grandi sacrifici, ma che non hanno idea di cosa sia la buona salute. Il pericolo per tutti questi atleti, e ci tengo a sottolineare TUTTI, dal campione vero all’amatore più amatoriale è che pensano di godere di buona salute semplicemente perché sono agonisti, si allenano tutti i giorni e magari vincono delle gare. … Poi avviene l’infortunio. Allora cominciano le terapie e magari gli interventi “eroici“.
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Prima di congedarci dagli “atleti” ci teniamo ad esprimere ancora un concetto molto importante. La nostra esperienza è che la maggior parte degli atleti che preparano una gara vive l’intervento del dottore di chiropratica come l’intervento di un meccanico che attua una “messa a punto” in vista della gara. Fatta la gara o passato il dolore non vedono la necessità di ottimizzare la loro salute e fare prevenzione per una vita futura che va ben oltre la prestazione sportiva del momento. Nonostante questo loro modo di interpretare il nostro lavoro, siamo sempre contenti di seguire gli atleti. E’ facile ed emozionante sentirsi partecipi dei loro progetti e delle loro vittorie, ed è stimolante prendersi cura di pazienti motivati a “guarire” in fretta!
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Allo Studio Cecchi siamo abituati a trattare questo tipo di pazienti perché i nostri dottori hanno vissuto quel tipo di esperienza. Anzi, spesso siamo in grado di offrirgli più di quello che ci chiedono perché dopo averli portati nella condizione di ottenere il risultato, siamo in grado di dirgli se ci sono impedimenti ad andare oltre.
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